Lo chiamano risotto valsesiano o “alla valsesiana“, ma è solo una delle tante ricette a base di riso che caratterizzano le valli della Valsesia. Si contrappone alla paniccia valsesiana, minestra a base di riso, carne e verdure tipica delle valli piemontesi all’ombra del Monte Rosa nel periodo carnevalesco. Questo è un vero risotto, ha diverse varianti ma un elemento costante, che non può mai mancare: la toma valsesiana.
La Toma tipica della Valsesia è un formaggio stagionato a base di latte vaccino. Per il suo gusto deciso, si abbina benissimo al miele o a salse dolci. Ne esistono una versione “fresca”, più dolce e aromatica, una “media” più sapida e una “stagionata”, decisamente più gustosa. Il colore della pasta varia dall’avorio al giallo paglierino: la differenza è data dall’alimentazione del bestiame al pascolo nel periodo primaverile. La si descrive, infatti, normalmente così: sapore latteo e aromatico con sentori di erbe alpine. Vediamo come metterla nel risotto, in collaborazione con il Corriere Eusebiano della Diocesi di Vercelli.
Come preparare il risotto alla valsesiana
Ingredienti per 4 persone:
320g riso Carnaroli
2 tuorli d’uovo
50g burro
1 bicchiere vino bianco
6 foglie alloro
1 scalogno
1 litro brodo vegetale
80g toma valsesiana
qb sale
qb pepe
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