Le venature erborinate e sapide del formaggio a pasta semidura Castelmagno sposano la croccantezza e il sapore dolce delle nocciole nel cremoso risotto elaborato dall’appassionato di food C.Cubeddu usando i chicchi di Curtiriso.
Un primo piatto di media difficoltà che si prepara all’incirca in 40 minuti con pochi e semplice ingredienti. Tripudio di bontà e gusto, piace a grandi e piccini. E voi lo avete mai assaggiato? Provate a prepararlo con noi, allacciate i grembiuli, andiamo ai fornelli!
Come fare il risotto con Castelmagno e nocciole usando Carnaroli Curtiriso
Per la preparazione di 4 piatti occorrono:
320 g di Carnaroli Curtiriso
350 g di Castelmagno
50 g di nocciole
Brodo vegetale q.b. (preparato con carote, sedano e cipolla)
50 g di vino bianco secco
Burro, sale, pepe ed olio EVO q.b.
Prepariamo prima di tutto il brodo vegetale. In una pentola portiamo ad ebollizione l’acqua con carote, sedano e cipolla. Appena pronto, filtriamo il brodo e manteniamolo ben caldo.
In una padella antiaderente facciamo imbiondire mezza cipolla con un filo di olio EVO. Uniamoci il riso, tostiamolo per un paio di minuti, sfumiamolo con il vino bianco lasciando evaporare l’alcool. Portiamolo in cottura incorporandoci poco alla volta il brodo caldo.
Intanto, tagliamo al coltello il Castelmagno e mettiamolo da parte. Sminuzziamo in un mortaio le nocciole e facciamole imbiondire in forno per qualche istante.
A pochi minuti dal termine della cottura del riso ci aggiungiamo metà nocciole e 1/3 di castelmagno. Amalgamiamo bene. A cottura ultimata, fuori dal fuoco, mantechiamo energicamente con il restante Castelmagno ed una noce di burro freddo. Lasciamo riposare il risotto per qualche istante. Impiattiamo scegliendo come piatto “il cappello del prete bianco”, adagiamo al centro il risotto e ultimiamo ogni portata con le nocciole sminuzzate e qualche cubetto di Castelmagno. Serviamo con un bicchiere di Gavi e buon appetito! Autore: Marialuisa La Pietra
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