Riso Venere risottato, dal titolo “Vita nei campi”. Sembra una poesia! Ve lo presentiamo insieme a Stampa Diocesana Novarese, il settimanale della Diocesi di Novara. Sì, perché il riso Venere nasce proprio, negli anni Novanta, nelle risaie novaresi!
“Sono un cuoco di 38 anni, abruzzese. Purtroppo la pandemia mi ha costretto a cambiare settore. Attualmente sono macellaio, ma appena sarà tutto finito ritornerò in cucina”. Si presenta così lo chef Renato Coletta, autore del nostro risotto di oggi. “La mia filosofia si basa su punti semplici e quotidiani: famiglia, studio, coraggio, materia prima e innovazione. In cucina si è una famiglia, passiamo molto tempo insieme. Bisogna poi avere coraggio di osare, studiare i metodi di cottura e innovare una ricetta originale. I punti di forza? Formazione ed esperienza”.
Come preparare il riso Venere risottato “Vita nei campi”
Frulliamo intanto lo zafferano e la stracciatella: se il composto risulta troppo liquido aggiungiamo del grana padano grattugiato. Quando i chicchi saranno cotti, a fuoco spento, mantechiamo con burro e grana padano, adagiare su un piatto piano e formiamo una spirale “gialla” con il sac à poche. Guarniamo infine con i funghi, i piselli e i broccoletti. E buon appetito! Autore: Giulia Varetti
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