La pandemia ha fatto crescere fortemente le vendite di riso, che sono passate da 323 a 351 milioni di euro di fatturato nella grande distribuzione. Il riso bianco rappresenta ancora il segmento in assoluto più rilevante (51% del totale), seguito dal riso parboiled (15% delle vendite circa). Nel 2021, tuttavia, si è tornati al 2019. Sembrerebbe che non sia cambiato nulla. Invece, nel frattempo il mondo era cambiato, la gdo aveva assunto una centralità maggiore e questa regressione indica una debolezza commerciale del settore, rispetto al passato. Debolezza che si concentra su bianco e parboiled, visto che le specialità sono calate meno di quanto erano cresciute, secondo i dati di Gdo news, che ci informa anche sui prezzi: vanno dai discount a 1,39€ al chilo ai supermercati con 1,89€ (dieci centesimi meno Tigros). Parliamo di private label, cioè risi venduti con il marchio della Gdo, anche se trasformati da Scotti (Aldi, MD Spa e Il Gigante), Curti (Lidl) e Vignola (Tigros a marchio Primia). Esselunga ha affidato il suo brand alla Riseria Cusaro Srl, un piccolo produttore in netta crescita.