MONUMENTO ALLA ZANZARA

Senza dubbio la zanzara è uno degli abitanti meno graditi delle nostre terre di risaia. Ma negli anni si è trasformata in molte occasioni anche in opere di arte contemporanea. Con le guide turistiche di Ricexperience andiamo tra le risaie novaresi, vercellesi e lomelline e incontriamo nomi noti della letteratura e del giornalismo, incrociando l’arte contemporanea.
L’aumento dell’attenzione alla biodiversità in agricoltura e l’utilizzo sempre più frequente di tecniche sostenibili nella coltivazione del riso ha leggermente riequilibrato questa presenza: avete notato quante libellule si vedono ora? La libellula è uno dei predatori della zanzara, di conseguenza le zanzare diminuiscono. Anche la pratica dei solchi in risaia aiuta il ripopolamento delle specie acquatiche a ciclo lungo, loro predatori. Questo combatte la diffusione delle specie acquatiche a ciclo breve (come la zanzara) favorite dalla coltivazione in asciutta. Ma la zanzara resta una protagonista del nostro territorio, tanto da vederla rappresentata in diversi monumenti. (Segue dopo il video)

Le statue di Tamburelli

A Casalbeltrame, nel cortile del Cascinale dei Nobili, ancora oggi una delle zanzare metalliche di Giovanni Tamburelli ricorda un’installazione artistica dedicata all’insetto all’interno della mostra ZanzarInFesta del 2008.
Proprio Tamburelli, originario di Saluggia (VC) viene chiamato dallo scrittore Sebastiano Vassalli alla Marangana, la cascina dove il candidato al Nobel per la letteratura viveva, tra le risaie di San Pietro Mosezzo, per posizionare proprio l’insetto nel suo cortile.
Il significato è puramente simbolico e si inserisce in una diatriba tra Vassalli e Gad Lerner. Per mesi infatti, i due si sono punzecchiati sui quotidiani, fino a una battaglia vis a vis tra le risaie del Novarese, proprio a tema “zanzara”. (Segue dopo il video)

La disfida Vassalli-Lerner

Tutto inizia con una lettera che Vassalli spedisce a circa 200 amministratori di comuni e province del riso. Le sue amate “terre d’acqua”. Vassalli propone di installare, sulle rotonde, monumenti bronzei alla zanzara realizzati dallo scultore Tamburelli. Nessuna risposta dai sindaci delle “Zanzaropoli”, ma ecco la risposta di Gad Lerner, che definisce l’insetto una piaga d’Egitto ma se ne mette in giardino una statua, grande come un totem. Una zanzara gigante che deve tenere lontane quelle piccole. Chissà se avrà mai funzionato…

L’argomento continua ad essere d’interesse, tanto che ancora oggi nel borgo d’arte di Gravellona Lomellina (PV), per esempio, si può vedere un monumento alla zanzara. Protagonista a tutto tondo, quindi, senza dubbio! Autore: Giulia Varetti

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