I nostri prati e giardini iniziano a riempirsi dei fiori di primavera. Nel rispetto dell’appello di medici ed enti a non uscire (il motto deve sempre e comunque essere #iorestoacasa), con il portale italiano dedicato alle esperienze enogastronomiche e turistiche Italiadelight vediamo quali fiori eduli si possono mettere nel risotto. Per chi ha la fortuna di avere un giardino fiorito, questa è un’idea per colorare le proprie ricette di primavera.
Quali fiori sono commestibili?
I fiori eduli in passato erano dedicati soprattutto a dolci e torte. Oggi l’interesse per questo ingrediente colorato si sta spostando sempre di più verso le ricette salate, in particolare verso il risotto. Un classico è, per esempio, il risotto alle primule che sono molto diffuse, sia in vasetto che spontanee in questa stagione. Sono, tra l’altro, fiori di semplice gestione e che richiedono poca manutenzione. Tra i fiori commestibili più diffusi troviamo per esempio l’achillea, l’arancio e la borragine. Ma non è difficile procurarsi anche fiori di calendula, camomilla, glicine e, più avanti con le stagioni, crisantemo. Diffusissimi nei nostri prati sono anche dente di leone, margherita, viola e papavero. Nei nostri giardini o sui balconi invece è facile trovare il gelsomino, il geranio, la lavanda (qui la ricetta del risotto alla lavanda), la magnolia, il tulipano e la rosa. Tra i fiori eduli troviamo anche dalia, garofano, girasole, iris, robinia e sambuco.
Il risotto con i fiori
Risotto ai fiori eduli di primavera? Una ricetta semplice e veloce è quella del risotto alla borragine: si basa sull’utilizzo di una pianta spontanea conosciuta per le sue proprietà antiossidanti, della quale si utilizzano sia foglie che fiori. L’abbinamento può essere più sofisticato, con l’aggiunta di prosecco e caprino, oppure più saporito con salsiccia o gorgonzola.
Oggi lo si può fare con i mirtilli surgelati o con quelli di serra, ma all’inizio dell’estate il risotto mirtilli e petali di rosa sarà sicuramente un piatto delizioso. I petali di rosa vanno inseriti solo in mantecatura, in modo che sprigionino all’ultimo momento le note floreali e si ammorbidiscano.
Tra qualche settimana, normalmente verso maggio, fiorirà il glicine. I fiori eduli di glicine si possono utilizzare nel risotto con fontina, timo e fiori di glicine, una ricetta delicata che unisce ingredienti dal sapore fresco e aromatico. Anche in questo caso, i fiori vanno inseriti freschi come decorazione finale e contribuiscono così a una primaverile esplosione di sapori nel risotto. Insomma, il risotto ai fiori eduli di primavera è una soluzione per colorare queste giornate. Autore: Giulia Varetti
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