Con Italiadelight, il portale italiano dedicato alle esperienze turistiche ed enogastronomiche nel nostro paese, vediamo come colorare i nostri piatti durante questo periodo in cui la regola è “rimanere a casa”. Lo facciamo con le fragole, il frutto rosso per eccellenza di questi mesi. Che naturalmente mettiamo in un bel risotto alle fragole.
Le proprietà delle fragole
Per prima cosa, le fragole fanno bene al buonumore. Perché anche chi non ha il pollice verde, o peggio chi non ha spazi verdi come orto e giardino, può anche solo in vaso cimentarsi nella coltivazione. Grandi o piccole, bene o male, le fragole nasceranno sempre! Le fragole sono poi coloratissime, rinfrescanti, dolci al punto giusto. Anche solo per il colore, vale la pena provare un risotto ai frutti rossi!
Le fragole hanno anche proprietà nutritive interessanti: sono per esempio diuretiche e depurative, contengono molta acqua e vitamine. Ma anche calcio, ferro e fosforo. Sono anche poco caloriche e hanno un buon potere saziante, quindi sono l’ideale per chi segue un regime ipocalorico o vuole comunque fare attenzione alle calorie. Le fragole infine sono curative: possono alleviare i fastidi dell’herpes sul labbro (bisogna appoggiarci sopra una fettina), prevengono la formazione della placca sui denti e combattono l’alito cattivo.
Il risotto con le fragole
La preparazione del risotto alle fragole può essere fatta in due modi: il classico, con la tostatura del riso, la cottura con graduale aggiunta di brodo vegetale, l’aggiunta di purea di fragole e la decorazione dopo la mantecatura. Oppure si può provare la ricetta del risotto alle fragole senza brodo: in questo caso si preparerà solo dell’acqua calda. Le fragole verranno aggiunte a pezzetti, schiacciandole leggermente con il cucchiaio di legno per far fuoriuscire il succo. E dopo la mantecatura si servirà decorando con fragole fresche. Si tratta sicuramente del modo migliore per gustare a pieno il sapore dei frutti. Per un’idea più romantica e frizzante, è senza dubbio un evergreen il risotto fragole e champagne, ma questa è un’altra storia! Autore: Giulia Varetti
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