ERBE SPONTANEE NEL RISOTTO

La primavera si avvicina e con lei i nostri prati iniziano a colorarsi di erbe spontanee. Qualunque sia il colore della nostra zona (arancione o addirittura rossa), se abbiamo in giardino o vicino a casa un piccolo prato sicuramente potremo imparare a riconoscerne le erbe spontanee e a utilizzarle in cucina. Per esempio, per la preparazione di un risotto primaverile! Vediamo come, insieme alla Stampa Diocesana Novarese, settimanale della Diocesi di Novara.

Le erbe spontanee primaverili, oltre ad avere dei fiori belli e colorati, hanno anche diverse proprietà benefiche. Le più famose sono le ortiche, che si abbinano benissimo al risotto con i formaggi e sono ricche di acido folico e ferro, o il tarassaco, conosciuto anche come dente di leone.

C’è poi la borragine, di cui si utilizzano i semi, le foglie e i fiori, ricchi di acidi grassi polinsaturi e dalle proprietà antinfiammatorie. Preparare il risotto alla borragine è facilissimo, basta sbollentare e tritare finemente le foglie e saltarle in padella prima di iniziare la classica ricetta del risotto: con i fiori si potrà decorare l’impiattamento. Se invece preferite un piatto freddo, come l’insalata di riso, potete abbinarci l’aneto (come nell’insalata di riso con salmone e aneto) utilizzato anche per preparare sottaceti, insaporire il pesce o impastare il pane.

Come preparare il risotto al tarassaco

Ingredienti per 4 persone:

320g di riso Arborio

150g di foglie e fiori di dente di leone o altre erbe spontanee

1,5l di acqua

parmigiano grattugiato

burro

miele di tarassaco (o altri fiori) qb

olio, sale e pepe qb

Raccogliamo foglie e fiori di tarassaco, laviamoli bene con un’aggiunta di bicarbonato per disinfettare. Tritiamoli insieme e creiamo un pesto, aggiustando di olio, sale e pepe. Questa volta non prepariamo il brodo vegetale, ma utilizziamo al posto del brodo l’acqua bollente, in modo da non alterare i sapori. Tostiamo quindi il riso a secco, senza soffritto, né olio né burro. Aggiungiamo quindi gradualmente mestoli di acqua bollente fino a portare il riso a cottura. Quando i chicchi saranno al dente, aggiungiamo il pesto di tarassaco. A fuoco spento mantechiamo energicamente con parmigiano e burro, lasciamo quindi riposare il risotto con il coperchio per qualche minuto. Prima di servire, decoriamo con qualche dente di leone e ultimiamo con del miele, che con la sua dolcezza bilancerà il retrogusto amaro delle erbe spontanee! Autore: Giulia Varetti.

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