Andiamo in Calabria, per incontrare un prodotto tipico che ben si abbina al riso: il caciocavallo. In realtà si fanno buoni caciocavalli in tutto il sud Italia e con tecniche molto simili. La differenza, come sempre, la fa il territorio con i suoi pascoli e il suo clima. In Aspromonte, per esempio, a Ciminà, si produce un caciocavallo a due testine, piccolo e allungato. Inserito tra i presidi Slow Food, si consuma di solito freschissimo, entro pochi giorni dalla produzione. Ma si lavora anche nella forma ovoidale classica, destinata alla stagionatura. In questa zona i pascoli sono ricchi di graminacee e questo conferisce al latte un sapore molto riconoscibile. Una curiosità? Pare si iniziò a produrre questo caciocavallo nell’VIII secolo a.C. in Magna Grecia. Noi lo mettiamo nella frittata di riso e il risultato è gustosissimo!
Come preparare la frittata di riso e caciocavallo seguendo i consigli di Curtiriso
150 g di riso Roma
8 uova
100 g di caciocavallo
20 g di pecorino grattugiato
un mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale e pepe q.b
Facciamo lessare il riso in abbondante acqua leggermente salata. Nel frattempo, con una grattugia a fori larghi grattugiamo il caciocavallo. Scoliamo il riso ancora al dente, passiamolo velocemente sotto l’acqua fredda e poi scoliamolo nuovamente. Lasciamolo riposare e intanto sbattiamo le uova in una ciotola con un pizzico di sale e una macinata di pepe.
Aggiungiamo il riso, i due formaggi e il prezzemolo e amalgamiamo. Scaldiamo quindi leggermente l’olio in un tegame antiaderente, uniamo il composto e facciamo rassodare la frittata a fuoco basso e a tegame coperto. Appena possibile, giriamo la frittata e cuociamo sull’altro lato fino a che si sarà completamente rassodata. Ecco pronta la nostra frittata, che esalta al massimo sia il riso sia il caciocavallo di Calabria! Autore: Giulia Varetti
Se vuoi seguirci sui social, collegati alle nostre pagine Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin e Pinterest.
