Arancini o arancine, si sa che la diatriba linguistica sia sempre accesa, ma sicuramente a tavola poi la squisitezza metterà d’accordo tutti. A Palermo sono note come arancine, per la tipica forma tonda che richiama l’omonimo frutto e proprio in virtù della rotondità ve la proponiamo come finger food per il menu di Natale: d’altronde, sono palline di riso, perfette per un “albero” di gusto!
Realizzate con il ripieno tradizionale, ovvero con il ragù, piacciono a grandi e piccini! In alternativa, potete farcirle con prosciutto e mozzarella, ma se volete rispettare la tradizione, cominciate a prendere appunti. Allacciate i grembiuli e cucinate con noi e Alessandro Di Grusa!
Come fare le arancine palermitane
Per la preparazione di circa 20 palline di riso occorrono:
1 kg di riso Arborio
2 lt ca. di brodo vegetale o acqua
Sale e pepe q.b.
2 bustine di zafferano
Per il ragù
500 g di carne macinata
1 cipolla
500 g di passata
200 g di piselli
Olio EVO q.b.
½ bicchiere di vino bianco
1 fogliolina di alloro
Sale e pepe q.b.
Lessiamo il riso, regoliamo di sale, scoliamolo e lasciamolo raffreddare.
Intanto in un tegame facciamo soffriggere la cipolla, tritata finemente, con l’olio. Aggiungiamoci il trito e facciamolo rosolare a fiamma viva, lo sgraniamo con un cucchiaio di legno e poi sfumiamo con il vino lasciando evaporare l’alcol. Uniamoci la passata di pomodoro, il sale, il pepe e la fogliolina di alloro. A metà cottura ci versiamo i piselli e lasciamo cuocere il tutto finché il ragù non sarà bello denso.
A questo punto prendiamo un po’ di riso, mettiamolo sul palmo della mano così da formare un incavo per il ripieno, aggiungiamoci un cucchiaio di ragù (e se piace qualche cubetto di mozzarella) e richiudiamo con dell’altro riso; compattiamo ogni pallina di riso, che andiamo a passare in una pastella di farina, acqua e uovo sbattuto ed infine nel pangrattato. Friggiamole in abbondante olio finché non saranno belle dorate e poi lasciamole scolare su carta assorbente. Buon appetito! Autore: Marialuisa La Pietra
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