Entriamo nella tradizione della cucina toscana per scoprire una variante della ricetta dei pici all’aglione: l’insalata di riso. L’aglione è una varietà di aglio tipica del sud della Toscana, in Val di Chiana. La differenza tra l’aglio comune e l’aglione è data dalle dimensioni: l’aglione può arrivare a pesare anche 800g! Proprio per le dimensioni, il suo sapore è molto più delicato rispetto all’aglio comune, poiché “diluito”. C’è chi, grazie a questa caratteristica, lo definisce “a prova di bacio”.
Non è semplice in commercio trovare l’aglione, da quando ne è stata praticamente abbandonata la produzione, se non negli orti locali. Ultimamente si sta tornando a una piccola produzione di successo, grazie alla ricerca di prodotti tradizionali anche all’interno delle ricette. I pici all’aglione sono infatti famosissimi in Toscana e si basano sull’utilizzo di pochissimi ingredienti. Oltre alla pasta fatta in casa, infatti, si utilizzano solo aglione, pomodoro e olio d’oliva. Noi ve ne proponiamo la variante in insalata di riso, con un riso lungo B dalla forma aghiforme e dal chicco profumato.
Come preparare l’insalata all’aglione
Ingredienti per 4 persone:
4 pomodori
1 spicchio d’aglio/aglione toscano
Prezzemolo qb
sale e pepe qb
olive o capperi a parte
Per la preparazione dell’insalata di riso all’aglione sbucciamo, per prima cosa, uno spicchio di aglione toscano o aglio crudo e tritiamolo finemente o schiacciamolo. Tagliamo poi a tocchetti i pomodori e mescoliamoli all’aglio, aggiungendo olio, sale e un trito di prezzemolo. Lasciamo insaporire il tutto per un quarto d’ora circa. Per gli amanti del salato, è possibile sciogliere nell’intingolo anche due cucchiaini di pasta d’acciughe. Intanto abbiamo lessato il riso in acqua leggermente salata. Scoliamolo e lasciamolo raffreddare. Uniamo il riso ai pomodori agliati, mescoliamo bene e lasciamo riposare per un altro quarto d’ora, in modo che anche il riso si insaporisca. Serviamo in ciotoline, accompagnando a parte con olive in salamoia o capperi sotto sale precedentemente sciacquati. Autore: Giulia Varetti
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