ALLA SCOPERTA DI MORTARA

#iorestoacasa, ma con le guide turistiche abilitate di Ricexperience andiamo alla scoperta di Mortara, una delle “capitali” della Lomellina. Nota principalmente per la Sagra dell’Oca, la città di Mortara merita sicuramente una visita, sia in centro che sulla Via Francigena, che la lambisce.

Arte e storia a Mortara

Il cuore della città è la basilica di San Lorenzo, che oltre ad essere la collegiata è un vero e proprio museo. L’architettura è di tipico gotico lombardo, mentre in età rinascimentale assistiamo ad alcune aggiunte e tra Otto e Novecento a restauri piuttosto evidenti. All’interno San Lorenzo è ricchissima di opere d’arte. Tra queste un’opera del Giovenone, diverse opere di Bernardino Lanino, opere dei Procaccini e del Genovesino, una bellissima pala d’altare del Cerano e un incredibile presepe di sculture lignee dorate attribuito a Lorenzo da Mortara. (Segue dopo la foto)

Ricexperience sulla Via Francigena a Mortara
Ricexperience sulla Via Francigena a Mortara

Ma andare alla scoperta di Mortara significa anche andare fuori dal centro abitato, nella suggestiva abbazia di Sant’Albino. Ostello attivo ancora oggi sulla Via Francigena, Sant’Albino sorge sul luogo della battaglia del 773 tra il re longobardo Desiderio e il re franco Carlo Magno. La leggenda racconta dei due paladini franchi Amico e Amelio morti in battaglia, sepolti nelle due antiche chiese di Sant’Eusebio e San Pietro, ma ritrovati poi miracolosamente nella stessa tomba. Le analisi al carbonio14 sulle ossa confermano la datazione. L’abbazia attuale ha aspetto esterno cinquecentesco, ma contiene affreschi del Quattrocento e sorprendenti incisioni fatte dai pellegrini del 1100. (Segue dopo la foto)

Ricexperience: risotto al salame d'oca IGP
Ricexperience: risotto al salame d’oca IGP

Il risotto al salame d’oca IGP

Il salame d’oca IGP di Mortara è un’eccellenza gastronomica della Lomellina. L’abbinamento con il risotto ci consente di fare un vero e proprio viaggio alla scoperta di Mortara e delle sue tradizioni. Il risotto alla pasta di salame d’oca richiede l’utilizzo del vero salame d’oca, comporto da circa un terzo di carne d’oca, secondo il disciplinare. Il resto è carne di maiale (metà magra, come coppa e spalla, e metà grassa, come pancetta e guanciale). La pasta del salame d’oca viene insaccata nella pelle dell’oca stessa, lasciata asciugare e poi cotta. Dal 2004 questo prodotto è protetto dalla denominazione IGP e dal suo Consorzio di Tutela e ogni fine settembre viene festeggiato con la Sagra del Salame d’Oca, che propone la fiera del palmipede, tante degustazioni a tema, il Palio e varie attività culturali alla scoperta di Mortara. Autore: Giulia Varetti

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