Lo chiamano “alimento ipocalorico negativo”, poiché le calorie assunte mangiandolo si consumano con l’energia utilizzata per masticarlo e digerirlo. Il sedano, ortaggio della stagione fredda, è quindi perfetto per un risotto leggero e detox. Ce lo suggerisce anche il magazine di ItaliaDelight (portale dedicato alle esperienze turistiche enogastronomiche in Italia).
Le proprietà del sedano
Per prima cosa, il sedano ha poche calorie (solo 20 in 100 grammi), contiene molta acqua e fornisce un buon apporto di potassio e vitamina A. Si tratta poi di un ortaggio ricchissimo di fibre, che aiutano a ridurre trigliceridi e colesterolo. Ci sono poi la sedanina (la sostanza che fornisce il classico aroma), che aiuta l’assorbimento dei gas nell’apparato digerente, e gli ftalidi, che aiutano a regolare la pressione del sangue.
Il risotto al sedano
Come sempre, per beneficiare del prezioso cocktail naturale del sedano bisognerebbe consumarlo crudo. Il suggerimento, per il risotto al sedano, è quindi di utilizzarne dei cubetti crudi per la decorazione finale del piatto, oppure di frullarlo a crudo con poca acqua tiepida e di usare questa purea per mantecare il risotto alla fine. Si ottiene un effetto cremoso senza stracuocere l’ortaggio. La preparazione del risotto inoltre, con la continua aggiunta di brodo, è assimilabile alla tecnica delle verdure “stufate”, quindi alle tecniche consigliate dai nutrizionisti. Alle proprietà classiche del riso, che è astringente e favorisce la digestione, si aggiunge quindi il valore del sedano, che è depurativo e diuretico. Ecco che il risotto o l’insalata di riso al sedano si presentano come piatti ipocalorici, bilanciati e detox, ma decisamente gustosi.
La varietà di riso consigliata è della categoria “superfino”, che consente avere una preparazione cremosa grazie al rilascio di amido, ma allo stesso tempo al dente, con la consistenza evidente dei singoli chicchi. Sono risi superfini il Carnaroli, l’Arborio, il Roma ecc.
L’abbinamento con pere, carote e cetrioli è l’ideale per sgonfiare ed eliminare i liquidi che si accumulano nelle gambe e nei piedi: nel risotto il gusto più in contrasto e che quindi ben si abbina, è quello della pera. Per chi desidera un tocco di croccantezza in più, si consiglia l’aggiunta di qualche noce sbriciolata a fine cottura. A scapito di qualche caloria aggiuntiva, invece, si possono aggiungere 50 grammi di gorgonzola dolce in fase di mantecatura e il risultato è assicurato! Autore: Giulia Varetti
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