Siamo nella stagione dei colori caldi: arancio, giallo, rosso, marrone. L’autunno, con i suoi ingredienti tipici, cambia le tinte anche del risotto, proponendo ricette gustose e al tempo stesso salutari. Parlando di risotto, la varietà di riso consigliata è sempre della famiglia dei superfini, come il Carnaroli (amato dagli chef), l’Arborio (il più celebre all’estero) o il Sant’Andrea (il cremoso, per eccellenza).
Risotto con zucca, castagne, erborinato e amaretti
Il risotto dell’autunno (la ricetta completa si trova qui e ne parla anche ItaliaDelight, portale di descrizione e prenotazione delle esperienze enogastronomiche di qualità in Italia) nasce dal contrasto arancione della zucca con il marrone delle castagne, su cui spicca il bianco e verde dell’erborinato. Cremosità e croccantezza si completano alla fine con la nota dolce del crumble di amaretti. Bello, buono e anche salutare.
Le castagne, per prima cosa, sono ricche di fibre e hanno un apporto calorico piuttosto alto (quasi 300 calorie su 100 grammi), andando a coprire l’apporto di zuccheri del piatto. Nonostante il gusto dolciastro, invece, la zucca ha un quantitativo di zuccheri molto basso se rapportato alla grande quantità di acqua e poche calorie, quindi equilibra benissimo il piatto. Le note dolci di questi ingredienti contrastano con il formaggio erborinato, che nelle terre di produzione del riso italiano è solitamente il Gorgonzola DOP, dolce o piccante (stagionato). Se questi tre elementi conferiscono grande cremosità alla ricetta, c’è bisogno di un tocco finale di croccantezza: ecco quindi il crumble di amaretti, che è la coccola finale per l’arrivo dei primi freddi di stagione.
Riso, latte e castagne: la tradizione contadina
Vi siete innamorati dell’abbinamento riso e castagne? In effetti è una delle tradizioni contadine delle zone di produzione del riso. La minestra (qui la videoricetta completa) ottenuta con il latte, in cui era cotto il riso insieme alle castagne (lessate o secche e lasciate in ammollo per una giornata) è sempre stata il piatto che dall’autunno traghettava verso l’inverno, nel periodo del taglio del riso. Anche qui c’è la variante con la zucca, per una nota più dolce e un colore più caldo nel piatto. Autore: Giulia Varetti
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