Un incontro in rete, tante idee e un progetto in comune: valorizzare la creatività in cucina usando materie prime di qualità. Così è nato il contest dello chef Francesco Capasso con un grande protagonista delle tavole italiane, il risotto, ed uno sponsor d’eccezione, Riso Preciso. La voglia di mettersi in gioco, sperimentare nuove ricette, dare libero spazio alla fantasia e alla maestria dietro ai fornelli. L’obiettivo? Esprimere se stessi attraverso l’arte culinaria.
Si, perché arte e cucina costituiscono il binomio perfetto e la passione si trasforma in emozione, come il gruppo “Arte & Cucina” ideato dallo chef ci insegna. Un gruppo in cui professionisti e non possono condividere le creazioni artistiche.
Com’è nato il contest sul risotto
Lo chef Francesco Capasso è attivo su vari fronti, è consulente, personal chef ed organizzatore di eventi. Non si ferma mai, è un vulcano di idee. Ed è così che dopo solo poche settimane dal lancio del gruppo ha pensato, in collaborazione con il suo team (Alessandro Cacace, Ivan Fernandez, Anna Fichera, Angelina La Monica,Amanda Deni) e al fotografo Andrea Corso, di esordire alla grande proponendo un contest. Ed essendo il risotto uno dei piatti più preparati con ingredienti vari, ecco allora la migliore occasione per offrire a tutti la possibilità di mostrare le proprie abilità.
Poche e semplici regole:
- il risotto doveva essere postato con due foto, una dall’alto ed una frontale, così da consentire di vedere ogni dettaglio chiaramente;
- L’immagine doveva essere corredata di descrizione del piatto realizzato;
- In ogni pubblicazione doveva essere inserito l’#preciso.
Tra i premi proposti infatti, 5 kg di riso dell’azienda agricola Riso Preciso da destinare al secondo candidato. In soli 4 giorni il gruppo si è animato e così ogni singolo tassello di creatività di ciascun partecipante al contest ha iniziato a incastrarsi dando vita ad un mosaico chiamato “arte in tavola”.
Riso preciso, l’anima tecnologica dell’agricoltura d’avanguardia
Sita nella tenuta di San Pietro Mosezzo, in provincia di Novara, l’azienda agricola Riso Preciso viene gestita dalla famiglia Nino Chiò, pioniere della precision farming. Di cosa si tratta? Per valutare lo stato delle coltivazione l’impresa ricorre all’utilizzo di tecnologie informatiche e segnali satellitari (Gps e le mappe satellitari per la guida georeferenziata dei trattori e la gestione delle aree). In tal modo il trattamento sarà efficace in ogni parte della risaia a beneficio del prodotto finale.
E principe di ben oltre 140 ettari della tenuta è il riso Carnaroli, prodotto secondo i dettagli dell’agricoltura macrobiologica e della precision farming. Un terreno dove non vi è alcun uso di pesticidi, ma solo pacciamatura verde che funge da concime naturale e conferisce al Carnaroli un aroma unico.
I 3 finalisti del contest
E a chiusura del contest, ieri sera l’ardua scelta tra gli innumerevoli risotti. A trionfare, però, sono stati:
- l’amante della buona cucina Alessandro Di Grusa, vincitore dello spazio che Risotto.us ha offerto: pubblicazione dell’intervista e della ricetta nel nostro ricettario;
- l’imprenditore Nico Rc, che si aggiudica 5 kg di Riso Preciso;
- la chef del ristorante Miccio, Izabela Kocik, a cui verrà consegnata la bandana con la scritta “Arte & Cucina”.
Nei prossimi giorni la ricetta del vincitore, stay tuned! Autore: Marialuisa La Pietra
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