Non è solo uno scatto che immortala i fiori in sboccio, ma soprattutto è un piatto che ne racchiude i profumi. Il risotto con fontina dop, timo e fiori di glicine eduli prevede una preparazione semplicissima e con ingredienti naturali che regalano al palato l’eccellenza qualitativa.
A idearlo la vercellese Prisca Motteran, biologa di professione e amante del buon riso. Insieme al marito, decano pilatore di riso, ha infatti imparato ben presto ad apprezzare tutte le qualità del cereale e a risaltarle in cucina in modo accurato e ricercato valorizzando nella fattispecie i prodotti territoriali.
Come preparare il risotto con fontina dop, timo e fiori di glicine
Per la realizzazione per 4 persone occorrono:
300 gr di riso Carnaroli
1 scalogno
Olio evo e burro q.b.
200 gr di fontina dop
Timo e parmigiano reggiano grattugiato q.b.
Brodo vegetale q.b
½ bicchiere di vino bianco
Fiori eduli di glicine per la decorazione
Facciamo rosolare lo scalogno tritato con un paio di cucchiai di olio. Aggiungiamoci il riso e tostiamolo per 2 minuti circa. Sfumiamolo con il vino lasciandone evaporare la parte alcolica. Portiamo il Carnaroli in cottura incorporando poco alla volta i mestoli di brodo caldo.
Intanto tagliamo a cubetti la fontina. A fuoco spento mantechiamo il risotto con una noce di burro e i formaggi. Per la versione vegan, è consigliata la mantecatura con un formaggio di soia. Impiattiamo ponendo al centro il risotto ben amalgamato e decoriamo con i fiori di glicine eduli. Serviamo e buon appetito! Autore: Marialuisa La Pietra
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