Anni di ricerche e studio, un progetto lungo ed estenuante: “The Great Risotto Journey” (Il grande viaggio del risotto) di Patrick Risotto Botlero. Dopo 5 anni di duro lavoro, finalmente il libro sarà edito dalla sua ditta svedese Wild Carnation Publishing nelle prossime settimane.
IL GRANDE VIAGGIO DEL RISOTTO: ANTICIPAZIONI
Una storia personale, quella dello chef Patrick Risotto Botlero, in viaggio per l’Italia alla scoperta del riso e del risotto, sotto la guida del maestro Luciano Parolari, executive chef del luxury resort Villa D’Este.
200 pagine, 100 di testo e 100 di immagini, che tracciano la storia, la coltivazione e tradizione del riso italiano, il ruolo rilevante delle mondine e l’inondazione delle risaie della Pianura Padana come arma di difesa durante le guerre d’indipendenza, ma anche aneddoti personali sulla sua esperienza di viaggio.
Seguendo i passi del maestro Parolari, di cui ammira la modestia (nonostante abbia cucinato per molti vip come l’attore Denzel Washington e per Papa Giovanni Paolo II), Patrick Risotto resta umile. E nelle pagine del libro lascia spazio alle sue lezioni di vita, come le parole del suo mentore di Wall Street, un commerciante di Hong Kong, che gli risuonano sempre nella testa: “Sii sempre fiducioso, credi in te stesso ma senza mai vantarti”.
PAGINE DI VITA
«Io voglio essere italiano, voglio diffondere ovunque la bontà del risotto e sono sempre a disposizione di chiunque voglia mangiarne uno di grande qualità. Amo cucinarlo nei ristoranti o durante i party. Quando ero in Norvegia la mia ambizione, la mia sete di conoscenza su tutto ciò che riguardasse il risotto non è stata particolarmente apprezzata. Anzi, ero quasi odiato! E così ho capito che non tutti possono essere considerati amici. In tanti, provando quasi un senso di invidia (e forse anche di inferiorità) per la mia grande passione ed esperienza nella preparazione del risotto, mi tacciavano di essere un immigrato ignorante e non istruito. Ma, fortunatamente, per me i pregiudizi non hanno mai avuto alcun valore.»- ci ha dichiarato lo chef Botlero.
Il viaggio è stato lungo (Treviso, Venezia, Isola della Scala e poi Brescia, Milano, Novara, Vercelli), ma Risottoman, come è stato appellato, è pronto ora a condividere la sua esperienza con i lettori e i numerosi followers.
Malgrado il duro lavoro, Botlero accetta ogni sfida e si mette in gioco. Infatti, ci ha confessato che non gli importa il giudizio altrui, gli piace cucinare il risotto e basta. Tutto il resto non conta! Autore: Marialuisa La Pietra