Il risotto tartufo e robiola è una variante piemontese di un classico della cucina laziale ma non solo (Toscana, Sicilia, Sardegna): il risotto al tartufo.
Risotto tartufo e robiola
Per esaltare il profumo del tartufo, affettarlo a crudo o in alternativa aggiungere 15g di crema al tartufo in mantecatura.
A piacere, è possibile fondere a bagnomaria la robiola con 5 cucchiai di panna per ottenere una dolce cremosità vellutata.
STAGIONE: in base alla varietà scelta, cambia la stagionalità del tartufo: per il bianco il periodo va da metà settembre a fine gennaio, il nero invece è possibile trovarlo da metà novembre a metà marzo.
ABBIANAMENTO VINI: Barolo, Barbaresco, Valtellina Superiore, Grumello, Sassella o comunque un vino rosso longevo
SUGGERIMENTO: il tartufo non va cotto nè sbucciato ma soprattutto al tatto non dev’essere gommoso
CURIOSITA’: il tartufo ha origini antiche, infatti pare che nel 3000 a. C. i Babilonesi lo utilizzassero già
Primo raffinato dall’aroma inconfondibile e la cremosità avvolgente.
Ricetta risotto tartufo e robiola
Materiale
- casseruola
- cucchiaio di legno
- mestolo
Ingredienti
- 350 grammi riso Vialone Nano
- 100 grammi cipolla
- 50 grammi Parmigiano Reggiano
- 100 grammi formaggio Robiola
- 50 grammi olio d’oliva
- 50 grammi burro
- 200 ml vino bianco
- 1,5 litri brodo vegetale
- 30 grammi tartufo
Istruzioni
- Tritare finemente la cipolla e farla appassire con l’olio in una casseruola.
- Aggiungere il riso e farlo tostare per qualche minuto, mescolando continuamente.
- Unire il brodo, un mestolo alla volta, e portare il riso a fine cottura.
- Mantecare con il burro e la robiola, e servire cospargendo di sottili fette di tartufo.
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